Intertempo dei segnali "C" da riportare alla variabilità di 3/5 giorni.

L'intertempo a 3 giorni è chiaramente un errore.

 

Se non avessi quella sicurezza acquisita da oltre trent'anni che il segnale "C" è un precursore al 100% ora starei a dubitare e a pensare di essermi sbagliato nel ritenerlo tale. 
Negli ultimi giorni ho potuto constatare, con una percentuale di sicurezza molto alta,  che l'intertempo tra il segnale "C" e un parossismo dell'Etna rimane sempre fisso a 4 giorni e mezzo (110 ore).
Per pochi riscontri effettuati su scosse di diversa natura ho creduto ad un certo punto che l'intertempo tra il segnale "C" e la scossa di terremoto potesse essere ridotto dall'incerto numero di giorni 3/5 a soli 3 giorni. Credo di essere stato troppo precipitoso nel pensarlo ed ho sbagliato nell'attuare la modifica frettolosamente. 
Prima di prendere questa decisione dei 3 giorni indicavo sempre con riserva che vi era una variabilità dell'intertempo dovuta alla densità della massa ipocentrale che sarebbe andata incontro a frattura.
Se può far star bene coloro che invece di aiutarmi tendono solo ad ostacolarmi posso ammettere di AVER SBAGLIATO questi calcoli e so di aver sbagliato per essere stato troppo precipitoso nel trarre conclusioni al solo fine di rendere più agevole la lettura dei segnali "C" a coloro che seguono.
 
I bassi segnali ricevuti nei giorni precedenti (2,3 e 4 aprile) mi facevano ritenere i giorni 5,6 e 7 aprile apportatori di tranquillità sismica mentre i giorni precedenti, stando alla regola dei 3 giorni, avrebbero dovuto avere un'alta sismicità in tutta l'area.
C'è da aggiungere che ho nutrito fortissimi dubbi sulla calma del 5, 6 e 7 in quanto avevo nel messaggio pubblicato con questo titolo e sottotitolo nella pagina degli appunti (consiglio di leggerlo) :
 
"Lo sciame sismico annunciato sarà più importante."
Complemento al post di mercoledì 03 aprile 2013 alle 14:29
 
in cui avevo indicato una mia nutrita preoccupazione per i ripetuti segnali "M" che annunciavano sciami persistenti di scosse continue.
 
In effetti facendo lavorare la logica i segnali "M" non facevano altro che confermare i segnali "C" che erano stati ricevuti in un modo ininterrotto dal 29 marzo all' 1 aprile.
Un parossismo dell'Etna, rientrante in questi segnali "C", e le poche scosse registrate non li soddisfacevano per niente, si era trattato di  fenomeni molto limitati, per cui quando vi sono stati i numerosissimi ed alti eventi alle Canarie e in Islanda, sebbene molto lontani (3500km) dall'area mediterranea "monitorata", ho creduto (erroneamente) che nonostante la lontananza fossero proprio gli eventi dei segnali.
 
Purtroppo questi sono gli errori a cui può andare incontro uno che non ha nessuno con cui colloquiare. Si tratta comunque di prendere atto che è una ricerca in via di sviluppo ed è perfezionabile ma ovviamente se non ti avvedi dell'errore non puoi capire dove intervenire.
In pratica i persistenti segnali "C" registrati dal 29 marzo al 1 aprile si stanno verificando in queste ultime ore ed hanno rimescolato le carte.
 
Ora devo fare un passo indietro e riportare l'intertempo che credevo di aver individuato alla passata variabilità, perchè ciò che era continua ad essere fino a quando non avrò individuato quale sia la fonte della variabilità, che sicuramente  sarà dovuta alla densità delle masse, ma voglio pensare che tutto si possa circoscrivere ad un numero limitato di variabili, di cui una è sicuramente individuata e tratta delle masse magmatiche in movimento che inviano il loro precursore "C" sempre con un anticipo fisso di 4 giorni e mezzo. 
 

Scritto domenica 07 aprile 2013 alle 11:59

Tags: previsioni, precursori, terremoto, scossa, vulcano

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